Non esistono cosmetici Nichel Free! Un’affermazione forte che sconvolgerà tantissimi di voi, ma a tutto c’è una spiegazione…
Il Nichel è una delle sostanze vietate nei prodotti cosmetici dal REGOLAMENTO (CE) n. 1223/2009 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici (Clicca QUI – Leggi anche QUI)
Il Regolamento n.1223/2009 all’art. 2 “Definizioni” riporta che si intende per prodotto cosmetico “qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti o sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei
Per tal motivo non può essere utilizzato per la formulazione dei cosmetici, nei quali però è presente sotto forma d’impurità. Purtroppo non tutti sono a conoscenza della normativa vigente e sono ancora tante le persone che ritengono “sicuri” solo i prodotti che riportano la dicitura Nickel Tested o Nichel Free.
In questo articolo voglio far chiarezza su questo argomento, sfatando il mito del Nichel Free e spiegando cosa c’è dietro al Nickel Tested.
Il Nichel Free non esiste
In ambito cosmetico si parla spesso di Nichel Free, ma è necessario sottolineare che non è una classificazione corretta (Ed è anche vietata!).
Il Regolamento Europeo vieta l’impiego del metallo all’interno delle formulazioni, ma potrebbero essercene tracce a seguito dei processi di lavorazione. Purtroppo, durante la fase di produzione, non è possibile evitare tale contaminazione ed è impossibile eliminare totalmente il metallo.
Per tal motivo la normativa vigente vieta di classificare un prodotto cosmetico come Nichel Free ma, in presenza di test specifici, è consentita la dicitura Nickel Tested.
Certificazione Nickel Tested
I produttori possono richiedere la certificazione Nickel Tested che, come per il coniglietto Cruelty-free, è a pagamento. Un laboratorio di analisi certificato va a verificare la quantità esatta di nichel residua. I valori di riferimento sono <1ppm fino ad un massimo di 5ppm (Tali valori sono imposti dal regolamento Europeo e rappresentano la soglia d’induzione di allergia cutanea).
Accanto al bollino della certificazione potrebbe essere specificata la quantità esatta di nichel presente nel prodotto (Es. 0,0001 %).
Dunque, il Nickel Tested non certifica la totale assenza di tale metallo (Per tutto ciò che ho scritto sopra) e non rappresenta alcune garanzia per i consumatori. Infatti, non è detto che il prodotto in questione contenga una minor quantità di nichel rispetto ad un altro che non possiede il bollino.
N.B. Dato il divieto di utilizzarlo nelle formulazioni, ovviamente non lo troverete menzionato nell’inci.
Conclusioni
Prima di utilizzare un prodotto è bene applicarne un po’ su una piccola parte del corpo ed attendere 24h (In realtà è sempre bene fare tale prova anche in assenza di allergie). Per i soggetti particolarmente sensibili è consigliato l’utilizzo di cosmetici con un valore di nichel inferiore all’1ppm.